SI PUÒ GESTIRE LO STRESS IN INTERROGAZIONI ED ESAMI?

Hai improvvisamente il vuoto

Ti sei preparato, hai studiato un sacco,eppure sul più bello, proprio quando devi esporre, in testa hai improvvisamente il vuoto. Quella cosa, che era così chiara, e che eri così sicuro di sapere, all’improvviso sparisce, come se fosse andata a nascondersi in qualche antro nascosto.

Quando proviamo una forte paura, la corteccia superiore del nostro cervello tende a “spegnersi” lasciando prevalere la parte più istintiva: il cervello rettile. Quella parte del cervello che sa fare solo ciò che ti serve per sopravvivere.

Se torniamo un po’ indietro nel tempo, a quando eravamo dei primitivi, se ci pensi, saper fare matematica, filosofia, letteratura (tutte attività svolte dalla corteccia superiore) non ti sarebbe servite a molto se ti ritrovavi davanti a un lupo pronto a sbranarti! Ecco perché in quei casi di pericolo rimane solo il cervello rettile, quello che ti serve per scappare, nasconderti, o anche sembrare morto. Il lupo oggi non c’è, ma è stato sostituito dalla professoressa di turno, ed ecco che lo studente medio, per cercare di rendersi invisibile, fingersi “morto”, inizia a frugare cercando cose misteriose nella cartella. Come se anche a scuola funzionasse la logica da T-Rex di Jurassic Park: se non mi vede, non esisto, e quindi non m’interroga. Ci sono tante soluzioni, oggi te ne voglio proporre una fra le più semplici chiamata in PNL: Ancora.

Immagina una situazione completamente diversa: ripensa a quella volta in cui tutto sembrava perfetto: dicevi le parole giuste, ti comportavi nel modo che ti piace, e ogni cosa sembrava andarti bene. E se ti dicessi che puoi portare quelle sensazioni, quello stato, in un altro contesto o situazione a tua scelta? Durante un’interrogazione per esempio! Tutto questo si può fare grazie alle Ancore. Un’Ancora non è altro che un bottone che puoi attivare quando vuoi per ricreare quello stato che hai scelto. Secondo uno studio dello psicologo canadese Donald Hebb : “Due neuroni che si attivano insieme si collegano tra di loro”. (Neurons that fire together, wire together). Questo, nella pratica, ci succede  continuamente per esempio con odori e canzoni. Senti un odore che conosci, ed immediatamente pensi a quell’evento in cui l’hai sentito, ed accedi anche a tutte le sensazioni che ci sono collegate. Senti la sigla di un serie, e subito hai delle sensazioni piacevoli, se ti è piaciuta. Tutte queste sono delle Ancore, serie di bottoni che si creano automaticamente sul nostro corpo. Quello che la pubblicità cerca di fare, è crearci delle Ancore positive collegate al loro prodotto. E quindi perché non crearci delle Ancore per noi stessi in autonomia?

Un gesto unico che non fai di solito

Il primo step è quello di scegliere un gesto unico che non fai di solito: unire le dita con una certa pressione, sfregarsi le mani, toccare una nocca. Il gesto deve essere nuovo per te, o non una cosa che fai di solito. L’intenzione è quella di creare un’associazione neurologica tra quel gesto, e le emozioni che vuoi provare, in modo da averle ogni volta che desideri, on demand. Quindi, la prossima volta che ti ritroverai in una situazione piacevole, e che ti crea delle emozioni che ti piacerebbe riprovare al posto di quelle stressanti durante un’interrogazione o qualsiasi altro contesto, fai quel gesto che hai scelto e mantienilo per qualche secondo.  Fai una pausa, e fallo di nuovo, almeno per tre volte.

Questo è ovviamente uno strumento base, tra tanti anche più complessi e profondi. Tuttavia la semplice efficacia delle Ancore ti permette di ottenere già grandi cambiamenti.

Ma non credermi: sperimentalo su di te.

Sonny Zanon

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